giovedì 31 ottobre 2013

I bijoux dalla doppia c




Sul finire degli anni 20' e con l'avvento della grande depressione , i metalli e le pietre preziose ebbero una vera e propria impennata dei prezzi.

Così i gioiellieri introdussero nella loro produzione la creazione di bijoux che vedevano l'utilizzo di materiali meno nobili , ma che venivano lavorati con l'accortezza riservata ai pezzi più preziosi.

Coco Chanel da donna innovativa quale era , vede in questo settore un business e decide di estendere la sua produzione anche a questo campo.

Inizia così la collaborazione con Fulcro di Verdura e maison Gripoix .

Fulcro di Verdura era un Duca siciliano , ritenuto uno dei più eleganti designer di gioielli dell'epoca , mentre maison Gripoix era un brand con una lunga storia alle spalle , produttore di gioielli haute couture a Parigi.

Gripoix possedeva un know-how senza pari nella lavorazione della pasta di vetro e del cristallo.

Da quest'unione nascono intere collezioni di collane , orecchini , spille tutte realizzate con l'utilizzo di paste vitree e cristalli , inoltre tutti i pezzi erano placcati nell'oro 24 carati.

Pezzo icona è il bracciale rigido , portato dalla stessa fondatrice su entrambe i polsi.

Coco con questa intuizione fa centro , i suoi bijoux hanno un enorme successo che si prolunga nel tempo sino ai giorni nostri .

I pezzi "vintage" sono i più ricercati dai collezionisti che sono disposti a pagarli cifre da capogiro.







 
 




 


 
 

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